[ENGLISH VERSION BELOW THE ITALIAN VERSION!]
Primo articolo bilingue!
Non saranno tutti così, ma ci sarà l'apposita etichetta per "filtrarli", se non leggete l'italiano.
Prendo spunto da questa immagine fatta da Joe Jusko (http://www.joejusko.com/ - http://joejusko.deviantart.com/ ) perché si adatta alla perfezione ad un articolo che volevo scrivere da un po' di giorni.
Allora... Negli anni che furono, il modo di intendere il fumetto era, beh, diverso.
Più ingenuo, certo. Nel 2010 la sospensione dell'incredulità di un lettore è decisamente più bassa, vuoi per l'età più alta, vuoi per l'istruzione, l'alfabetizzazione media, vuoi per l'accesso a fonti audio-video molto più facile.
Che fa, quindi, il bravissimo Joe, qui?
Riesce a modernizzare una copertina senza cambiare una singola virgola dei soggetti rappresentati.
Un buon disegnatore non è, e ripeto: NON È, quello che ti riempie la pagina di dettagli, e non è, NON È quello che sa fare le cose con fotorealismo assoluto.
Il buon disegnatore è quello che ti TIRA FUORI le faccende importanti dalla pagina.
Il carrarmato è tecnicamente corretto, cosa che al lettore del 1940 circa non importava, ma a noi sì. I cingoli si spezzano e altre parti si rompono.
Nella copertina originale il cannone della torretta è ridicolmente corto e puntato in basso per suggerire la minaccia. Ma il lettore moderno non ci sta, non è credibile, "lo so bene com'è fatto un carrarmato!"
L'anatomia è potente, statuaria... ma corretta. L'espressione comunica una chiara intenzione.
La cintura del costume ha spessore, e il mantello è di stoffa che segue il movimento.
L'aggiunta dei reticolati sullo sfondo, infine, aggiunge un contesto.
Un buon criterio per distinguere se un disegnatore in erba diventerà bravo oppure no è vedere se ha le IDEE, se mette i DETTAGLI.
La correttezza formale, il mecha design, le anatomie, la composizione, le prospettive... Tutta roba che si aggiusta col tempo e con la pratica.
Ma se non hai bene in chiaro l'idea, caro disegnatore, puoi anche essere fotorealistico o disegnare in modo IDENTICO a quello di un grande autore, ma per me sei sostituibile con una macchina fotografica o una fotocopiatrice.
Io, intanto, continuerò a preferire i disegni di quell'anonimo bambino di 10 anni, che, disegnando una Via Crucis, non ha tirato le prospettive, ma s'è ricordato le due cose più importanti: il dolore sul volto di Gesù e lo sforzo dell'uomo che batteva il chiodo nel Suo polso.
Le tecniche sono il MEZZO per comunicare il messaggio con maggiore efficacia: tu ce l'hai un messaggio?
[ENGLISH VERSION STARTS HERE!]
My first bilingual article!
I will not write my blog fully bilingual, but there's the tag "in English" to filter the articles you can read even if you don't read Italian!
I start from this image by Joe Jusko (http://www.joejusko.com/ - http://joejusko.deviantart.com/ ) because it fits perfectly to some ideas I wanted to do an article about since a few days.
So... In the Time That Was, the way you meant comics was, duh, different.
More naïve, of course. In 2010 the reader's suspension of disbelief is definitely less, 'cause of older age, more education, average alphabetization, and easier access to audio and video content.
So, what does the skilled Joe, here?
He's been able to make "modern" a cover without changing a single part of the sujects meant.
A good artist is not, repeat: NOT, the one who fills the page with details, and is not, IS NOT, the one who is 100% photorealistic.
The good artist is the one who PULLS OUT the relevant stuff from the page.
The tank is technically correct, a detail the 40s' reader couldn't care any less, but we do. Threads and other parts break up.
In the original cover the turret's cannon is laughably too short and pointing too low, in order to convey the menace. But the modern reader doesn't play this game, it's not believable, "I know what a tank looks like!"
The anathomy is powerful, statuary... yet correct. The face conveys a clear intention.
The costume's belt has a depth, the cape is made of fabric and follows the movement.
Adding the barbed wire fences in the background adds to the context.
A good method to see if an inexperienced artist will be good or not in the future is to look for the IDEAS, if he thinks about the DETAILS.
Formal correctness, mecha design, anathomy, composition, perspectives... All that stuff will be fixed with time and practice.
But if you have no ideas, dear artist, you can be photorealistic or able to draw EXACTLY like a famous artist, but for me you could be swapped for a camera or a copying machine.
In the meantime, I'll prefer for sure the art from that 10 years old boy (dunno his name) who, when drawing a Via Crucis, didn't get the perspective, but remembered the two most important things: the pain on Jesus's face and the labor of the man hammering the nail into His wrist.
Techniques are the MEAN through which you carry a message with more power.
Do you have one to carry?
1 commenti:
"Il buon disegnatore è quello che ti TIRA FUORI le faccende importanti dalla pagina."
Aggiungerei: più il disegnatore è bravo, più i dettagli significativi tendono a passare inosservati. Il carro armato è talmente credibile che non "salta agli occhi": per il lettore si tratta "solo" di un carro armato, proprio perchè ha i dettagli gusti al posto giusto.
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