Ieri era venerdì 17...

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...e non è successo un tubo.

Ok, ho lasciato il portafogli a 20 Km da casa, ma quella non è sfiga, è tutta idiozia mia. -_-

Siete andati a votare?

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Sì? Bravi.

No? E che state aspettando?

Riflettendo sui referendum

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Grazie ai miei studi di economia, trovo una BOIATA grossa come una casa mettere in mano al popolo (anziché ad una commissione tecnica - meglio specificare: DI INCENSURATI) una questione complessa come lo sviluppo energetico di un Paese.

Oltretutto, a poca distanza dalla faccenda di Fukushima.
E ai giapponesi è anche andata bene: pensate se fosse stata:

1) una centrale a petrolio (strage della fauna marina immediata)
2) costruita con gli appalti truccati ed il cemento sabbiato ecc. ecc.


Tornando a noi, con un po' di buon senso, non è che ci siano due scelte "nucleare sì" e "nucleare no": ci sono un sacco di modi e di tempi possibili sia per "fare il nucleare" sia per "non farlo e trovare un'altra soluzione al bilancio energetico".


Butto lì una battuta: che voto ti avrebbe dato la tua maestra delle elementari se al tema "racconta la tua giornata" avessi scritto "SÌ" o "NO"?

E noi riduciamo i prossimi dieci (e più) anni di pianificazione energetica di un Paese a slogan per un sì o per un no?

Quindi, andare o votare o no?
Ma certo che sì: non andarci significa dire alla Casta "ce ne freghiamo, fate quello che vi pare".


P.S.: Idem per la "questione dell'acqua": questione tecnica ridotta ad una scelta binaria. Il Legittimo Impedimento è una porcata che va cancellata dalla Storia il prima possibile, su questo non ho il minimo dubbio: bisogna metterci un SÌ bello deciso.