Scommessa mezza vinta.

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Vedi post precedente.

Mezza vinta perché sì, ho nuove conferme che alcuni editori non pagano gli autori.

Mezza no perché al momento mi riservo di tenermi per me queste informazioni, per sganciarle quando, confermate da altre fonti, potranno fare più male.

Mantova Comics 2011: ci sono sabato.

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Vedi titolo del post.

Scommettiamo che dopo la fiera avrò qualche altra chicca su editori che non pagano da raccontarvi?

Se non altro, mi metterà di buon umore incontrare alcuni disegnatori che ho conosciuto solo via Rete.

Tecniche di difesa mentale: Parte 3 e 4.


Come non farsi fregare di fronte a ipotesi (o tesi) di complotto?

Ci viene in aiuto il solito Paolo Attivissimo, inarrestabile "cacciatore di bufale" e debunker, letteralmente: smantellatore (di tesi strampalate e di falso giornalismo).

Ecco il suo articolo, una pratica guida in 11 brevi punti:



Se avete un po' più di tempo, sempre su segnalazione di Paolo Attivissimo (nomen-omen), ecco "il credo del fuffaro": una guida pratica su come mettervi alla pari dei complottisti, per diffondere la vostra "inattaccabile" verità.

In fondo, perché far fatica per trovare una verità, quando puoi credere a quello che ti piace di più? -_-




N.B.: ogni somiglianza tra queste tecniche, scorrette moralmente e scientificamente, di disinformazione e ciò che avviene sui media italiani su argomenti molto molto seri NON è un caso. Ragionateci.

Pensione: i concetti base.


Rieccoci alla mia indagine su fumetto e pensione.

Per cominciare, un'osservazione: i lavoratori del mondo del fumetto sono persone giovani e sveglie (gli editori sono un po' meno giovani), nessun dubbio, ma mancano di una preparazione specifica.

Non sono abituati, mediamente, ad affrontare il burocratese e difficilmente hanno fatto studi in materie giuridiche, economiche o simili.

Per questo, cercherò di essere chiaro: mandate un commento se qualcosa non è limpido, ok? Ok.

Iniziamo da alcuni concetti di base.


1) Premessa sul metodo.

Il tema delle pensioni è di enorme importanza nella vita di uno Stato, su questo non discuto.

Pur non essendo esperto nel campo del diritto previdenziale estero, so che, per esempio, nei paesi anglosassoni la pensione statale, dove esiste, esiste in forma decisamente ridotta, anche perché sono popoli comunque già abituati ad avere a che fare con la finanza.
Quale sistema è migliore per lo Stato di cui facciamo parte? Argomento spinoso e interessante, però...

...nel corso di questa indagine, però, parlerò di "diritto" nel senso di "con le norme vigenti oggi, che diritti/doveri ci sono?"

Il diritto "come dovrebbe essere", per quanto argomento importantissimo e politica in senso nobile, non sarà parte della mia indagine, per ora mi limiterò allo "stato delle cose oggi".

Il motivo è semplice: sennò non si finisce più, e lo scopo della ricerca è essere una guida pratica, con applicazioni immediate.


2) Cos'è "la pensione"?

L'INPS si occupa di oltre 15 tipi diversi di erogazioni di denaro, tutte con lo scopo di fornire un sostegno economico a chi ne ha diritto per legge, vuoi per anzianità, vuoi per condizioni di salute (es.: invalidità), o per altre caratteristiche.

Quelle che interessano a noi sono:

- Pensione di vecchiaia
- Pensione di anzianità
- Pensione supplementare (e relativi sottotipi)
- Assegno Sociale

Oltre a ciò, c'è il mondo delle c.d. "pensioni private", che sarebbe più corretto chiamare "previdenza complementare".

DISCLAIMER: la previdenza complementare è parte del mio LAVORO. Per quanto io sia in conflitto d'interessi sull'argomento, cercherò di distinguere BENE ciò che dice la legge dalle mie valutazioni personali. Se così non fosse, tiratemi le orecchie ed avrete ulteriori spiegazioni.


Nelle prossime puntate: cosa sono queste pensioni, come si fa ad averle, come vengono retribuiti i fumettisti e come il metodo con cui vengono pagati influisce sulle pensioni che avranno (che è poi il motivo per cui state leggendo tutta 'sta roba, no?).

DiegozilLab: il mio racconto-esercizio

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Come forse sapete, seguo il corso online di scrittura creativa tenuto Gratis Et Amore Dei da Diego Cajelli, il "DiegozilLab".

Il compito consisteva nello scrivere un racconto autoconclusivo, massimo 2000 battute, su una persona (o personaggio da questi interpretato) assegnato ad inizio corso.

A me è capitato Ozzy Osbourne.

Prima reazione: e che m'invento su di lui?
Seconda reazione: calma, Matt, fa' quello che sai fare meglio, documentati.

Così, procurata la biografia ufficiale di Ozzy, ecco il risultato.
È molto diverso dalle mie solite cose, il che, per un esercizio, immagino sia un bene.
È ispirato ad una storia vera, molto vera, tristemente vera, un pochino romanzata dal sottoscritto.

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Al quinto lavoro perso in tre anni (l'ennesima rissa, al macello dei maiali), decisi che lavorare non faceva per me: diventai “John il ladro”.

Tre mesi di prigione, meno di diciotto anni e non certo il fisico per le risse: i capelli lunghi e il tatuaggio sulle nocche fatto da me, lì, non valevano un cazzo.

Tutto puzzava di odori umani e tutto grondava odio. Chi riceveva più odio e pugni, tra tutti, era Bradley.

Bradley aveva sulla cella un cartello: “REGOLA 43”, in pratica voleva dire “rendete la sua vita una merda”. Era entrato dopo di me, condannato per aver violentato diciassette bambini, incluso suo figlio.

Io sfruttavo la mia dote migliore: ero bravo a fare il coglione, e mi feci un po' di amici “importanti”: io li facevo ridere, e loro impedivano che mi rompessero ossa.

Mi misero a distribuire il rancio, Bradley compreso: mi dicevano di dargli poco o nulla, e così facevo.

Lui guardava, col naso rotto, il giorno prima, da uno con un serpente tatuato in faccia.

C'ero, e avevo provato pietà: il rumore secco del suo naso che spariva nella faccia, e le sue urla, come i maiali del macello.

Bradley sembrava un animale piegato, come quelli del circo, che a forza di bastonate perdono ogni voglia di vivere: non usciva più dalla cella, era un problema.

Ordinarono a me e a un altro di lavarlo. Lo trascinammo fuori, lontano dal secchio per gli escrementi che, ribaltato, lordava lui e il pavimento.

Mentre gli passavamo le scope addosso, lui tremava, col muso pesto e scuro, e forse piangeva.

Ebbi un altro moto di pietà per lui, ma poi mi guardò.

Fu solo un attimo, ma capii che non era piegato per niente. Era solo umiliato, ma l'odio era dentro di lui, pronto ad esplodere.

Realizzai che potevo scegliere. Fare qualcosa di decente, o tornare a dividere la mia vita con gente come lui.

Uscii in 6 settimane, “buona condotta”.

Attaccai in giro un annuncio. “OZZY ZIG NEEDS GIG ”, “Ozzy Zig cerca ingaggio”.

Il resto forse lo sai: ero bravo a fare il coglione, mi sono fatto degli amici.


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www.sitononraggiungibile.it

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"Immaginate che un giorno intere sezioni della vostra biblioteca vengano rese inaccessibili. Non vi verrà mai detto quali specifici libri, e per quale ragione sono stati rimossi, ma troverete solo un cartello che vi informa che qualcuno, da qualche parte, per qualche ragione, ha segnalato che i libri di quella sezione violano i diritti di qualcun’ altro."




Passate parola.