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"Talking With Trees: Be Proud"


Primo libro della serie "Talking With Trees", in cui i bimbi imparano cose utili per la vita parlando con degli alberi, che ne hanno viste molte più di loro.

Disponibile su carta...
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...e per Kindle.
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Il secondo libro, "Be Bigger", è in lavorazione!



"The Magical Tale Of Santa Dust".


Un elfo sbadato perde un addobbo di Natale magico vicino alla casa di una coppia di fratellini poveri. I due decidono di usarlo per attirare Babbo Natale a casa loro, ma l'addobbo si rompe! Non tutto è perduto, però...

Versione cartacea con gadget incluso (la borsetta dell'elfo con dentro la magica
polverina di Babbo Natale)

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"Andromeda's Moon"



La giovanissima Andromeda si trova sulla Luna dopo un passaggio clandestino, e si troverà coinvolta in un mistero. Il libro, a metà tra giallo per ragazzi e fantascienza, è stato scritto con la consulenza scientifica di un collaboratore NASA.

Solo per Kindle:
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My Magic Kite: Around The World





My Magic Kite è una serie di libri interattivi per bambini in cui è possibile inserire, tramite una foto, il volto del bimbo o della bimba al posto di quello disegnato.

http://itunes.apple.com/app/around-the-world-personalized/id412684408


Versione demo gratuita qui: http://itunes.apple.com/us/app//id414812599


My Magic Kite: Trip in the U.S.

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Versione demo gratuita qui: http://itunes.apple.com/us/app/a-trip-in-the-usa-lite-mom/id435181390



E, naturalmente, BUON NATALE A TUTTI!


- Manuela & Mattia

Ho cambiato lavoro: come e perché.

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Però, il tempo vola.

Dall'ultimo aggiornamento di questo blog ne sono passate di cose, almeno per me. Sì, certo, anche per il Paese, che finalmente non ha più il Joker a capo del governo, ma checcavolo, è il mio blog e potrò pure parlare di me, no?

Dicevo: ho cambiato lavoro.

Fine, quindi, del mio rapporto (per ora? per sempre?) con il mondo delle assicurazioni e del risparmio, gestito o amministrato che sia.

E quindi? Che faccio, ora?
Perché, in piena crisi economica, uno dovrebbe mollare un lavoro a tempo indeterminato?

Per prima cosa, sveliamo l'arcano: adesso lavoro con mia moglie, e facciamo libri illustrati, sia in cartaceo sia in versione e-book. Manderò qualche aggiornamento su cosa viene pubblicato nelle prossime settimane.

Per seconda cosa, ecco una rapida e semiseria comparazione tra il mio lavoro di prima e quello di adesso.


Contatto con i Clienti:
- per prima cosa, fargli capire perchè con me risparmieranno un mucchio di soldi.
- per prima cosa, fargli capire perchè con noi spenderanno un sacco di soldi.
(pareggio)

Fiducia dei clienti:
- salvo (gradite) eccezioni, avranno sempre il dubbio di aver preso una fregatura.
- Tornano tutti!
(Vantaggio: lavoro attuale)

Soddisfazione dei Clienti:
- vedi sopra
- entusiasti, al punto di spedirci regali da oltreoceano.
(Vantaggio: lavoro attuale)

Difficoltà a trovare clienti:
- sempre più difficile, tra crisi reale e terrorismo mediatico.
- sempre più facile, grazie ad un portfolio sempre più ricco e al feedback dei clienti.
(Vantaggio: lavoro attuale)

Stipendio:
- proporzionato alle polizze stipulate (in periodo di crisi locale)
- proporzionato al lavoro svolto (in mezzo alla concorrenza globale)
(pareggio)

Trasferte:
- girare parecchio, in giacca e cravatta, a prendersi caldo, freddo e porte in faccia.
- casa propria, riscaldamento, poltrona, tuta felpata, the a metà pomeriggio, ecc. ecc.
(Vantaggio: lavoro attuale)

Benefit:
- contributi pagati, rimborsi parziali spese dentistiche.
- scaricare le spese per l'elettronica.
(Vantaggio: lavoro precedente)

Informatica e comunicazioni:
- sistemi informatici di una multinazionale, con programmi scritti da persone che non devono usarli, e si vede.
- Esattamente quello che ci serve e come lo vogliamo noi.
(Vantaggio: lavoro attuale)

Burocrazia:
- spera che il tuo superiore o l'impiegata sappia come si fa.
- l'aiuto prezioso dell'Agenzia delle Entrate Vs l'ottusità dell'INPS.
(Vantaggio: pareggio)

Formazione professionale:
- ottimi corsi di aggiornamento spesati dalla compagnia.
- decine e decine di tutorial in Rete.
(pareggio)

Difficoltà a spiegare in cosa consiste il tuo lavoro:
- media: è un lavoro "normale", ma la finanza è mediamente noiosa.
- media: è un lavoro "insolito" e le persone non si aspettano la quantità di operazioni che portano ad un libro finito, ma a chi non piacciono i libri illustrati?
(pareggio)

Il cliente che s'incontra più di frequente è...
- l'elettore medio della Lega Nord, livoroso e ignorante.
- un entusiasta con un sogno da realizzare.
(Vantaggio: devo proprio dirlo?)

Chi ti fa perdere il lavoro?
- il coniuge del cliente: l'hai convinto/a ma a casa gli/le farà cambiare idea.
- indiani ed argentini che lavorano per un tozzo di pane.
(Vantaggio: lavoro attuale)

Aspetta sulla sponda del fiume e vedrai passare...
- il cliente di Banca Mediolanum che ha preso l'ennesima fregatura. Ma non lo ammetterà mai. Anzi, maledirà tutta la categoria e tutte le compagnie, tenendosi i soldi sotto il materasso a farseli mangiare dall'inflazione.
- il cliente che deve rifare tutto perchè l'indiano gli ha fatto un lavoro inutilizzabile, e quindi verrà da noi.
(Vantaggio: lavoro attuale)


Vince il lavoro attuale per 8 a 1. A voi Studio.

Più 10!

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Ciao a tutti!

Mandiamo questo messaggio "a blog unificati" per ringraziare tutti quelli che hanno in qualche modo partecipato al nostro matrimonio, avvenuto dieci giorni fa.

Come abbiamo detto durante il pranzo, non vogliamo fare distinzioni tra "parenti", "amici" o altre categorie che per noi hanno poco significato, ma ringraziare chi ci ha dimostrato il suo affetto, punto.

Abbiamo ricevuto una pioggia di pensieri, gesti, attenzioni, doni... tanti da non poterli elencare tutti, una pioggia in cui è impossibile ricordare il numero delle gocce cadute e distinguerle perfettamente l'una dall'altra.

O come contare quanti chicchi ci sono
in SEI CHILI di riso. Fate voi.


Perciò niente nomi: riconoscetevi da soli.

Grazie a chi ci ha aiutato e consigliato nella preparazione di ogni dettaglio, aiutandoci a non dimenticare nulla ma lasciandoci fare le cose nel nostro stile.

Grazie a chi ha fatto in modo egregio il suo lavoro per rendere perfetto il giorno più bello della nostra vita. Perché lo è stato davvero.

Grazie a chi è venuto alla cerimonia, sia chi ci aspettavamo sia chi non ci aspettavamo.


Foto di Elisa Greco Gambino


Grazie a chi ha fatto delle foto: ogni foto è un ricordo prezioso in più.

Grazie a chi ha risposto al nostro invito ed è venuto a fare festa con noi. Non importa quante decine o CENTINAIA di chilometri ci separavano.

Grazie a chi ci ha fatto giocare durante il pranzo: che festa è, se non si gioca?

Grazie a chi ha capito quanto è importante per noi condividere questi momenti.

Grazie a chi, pur non potendo esserci, è stato con noi almeno per pochi minuti, via internet, da un'altra regione o da un altro continente.

Grazie a chi s'è gettato a prendere il bouquet o la giarrettiera con l'occhio della tigre.

Foto di Alberto Rossignoli

Grazie a chi ha organizzato i giochi e scherzi del dopofesta, incluso il Letale Corridoio dei Cento Piattini Colmi di Acqua, percorso che ha messo alla prova le nostre abilità ninja ancora prima che cominciasse la piccola caccia al tesoro per trovare la chiave della camera da letto...

Sì, erano davvero cento.
Li ha contati Mattia mentre li svuotava.
Foto di Luca Mauri


Foto di Alberto Rossignoli


...e grazie a chi ci ha fatto trovare nella stanza i pasticcini, il brut sotto ghiaccio, il letto rifatto di fresco ed un libro (per i giorni successivi, maliziosetti).


Foto di Luca Mauri


Grazie a chi ci ha mandato delle piante: la nostra casa è diventata un angolo di foresta tropicale!

Grazie a chi ci ha donato la sua arte, perché sa bene cosa vuol dire l'arte per noi.

Grazie a chi ci ha fatto dediche, giochi e regali ricordandosi di noi come di persone che giocano, con una cura ed un amore che è arrivato fino ai dettagli, come verificare che il dadone di cartone avesse i puntini al posto giusto.




Grazie a chi ci ha dedicato questa poesia.

Beati coloro che hanno
due fedi al dito:
una quella degli sponsali,
l'altra, quella dell'arte.

Beati coloro che si baceranno
sempre al di là delle labbra,
varcando il confine del piacere,
per cibarsi dei sogni.

- Alda Merini


Grazie a chi ci ha ricordato quanto avessimo bisogno di viaggiare un po'.

Grazie a chi abbiamo visitato nei giorni successivi e ci ha accolto con affetto (e a volte un po' di stupore) a casa sua.

Per finire, grazie a chi ha avuto la pazienza di sopportare tutti questi anni prima di vederci, finalmente, marito e moglie.

Foto di Luca Mauri


GRAZIE!

- Manuela & Mattia

Meno 10!

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Meno 10 giorni al mio matrimonio!

"Ma come, ce lo dici così?"
Risposta: "certo, tanto 'sto blog lo leggono 3 gatti che già lo sanno..." XD

Ecco alcune cose che mi sono ripromesso di scrivere e che NON ho tempo di fare:
- Un articolo sul concetto di "scienza" per fare il paio con quello sul concetto di "arte",
- Un'integrazione al mio articolo sull' "arte" (alla luce di alcune letture recenti),
- Un articolo su alcune letture recenti (appunto),
- Un "vademecum del piccolo designer di giochi di ruolo", tipo "gli errori da evitare".

No, nessun commento sulla situazione economica italiana, c'è già troppo "rumore" sulla questione e non l'ho approfondita abbastanza da dare risposte più esaustive di "non c'è da stupirsi, era prevedibile, serviva una classe politica con un po' di coscienza e interesse per la Cosa Pubblica".

Fatemi un favore, non usate il termine "bancarotta", perché vuol dire più o meno niente, parlando di uno Stato.

Fermiamo l'omeopatia.


Sul serio.

Ed in particolare la Boiron: http://www.boiron.it/

Qualche mese fa la Boiron ha fatto pubblicità su emittenti radio nazionali con un metodo che definirei scorretto: due voci narranti che si bisbigliano una specie di "segreto", di chiedere al loro medico che cos'è la Boiron, perché "lo sai che in Italia non si può fare pubblicità ai medicinali omeopatici?"

Ovvero: facciamo leva sul sentimento nazionale di "LORO sono brutti e cattivi, ora li freghiamo".

La pubblicità sparisce dopo un po' (spero con pesanti sanzioni per violazioni di codici etici della pubblicità) e ne compare un'altra.

Del collirio omeopatico.

Ora, c'è del genio in tutto questo: le "medicine" omeopatiche sono acqua distillata.
E indovinate qual'è l'unica condizione medica che si può risolvere con poche gocce d'acqua fresca? Esatto: il bruciore agli occhi.

Uno prova, vede che l'acqua fresca funziona, e "deduce" che l'omeopatia funziona.
Ripeto: geniale. Degno di Lex Luthor o del Joker.

Sul loro sito, la Boiron mette anche nelle FAQ delle perle, tipo che l'omeopatia funziona bene per malattie "acute, come il raffreddore" (che anche se non fai nulla passa da solo) e per quelle croniche, in cui, sui tempi lunghi, il paziente può dare la colpa dell'insuccesso della cura a mille altri fattori. Oppure, intanto fa una terapia vera e l'omeopatia si prende dei meriti che non ha.

Ah, si ripete anche mille volte che "non ha controindicazioni, non ha tossicità chimica, la si può usare in gravidanza, sugli animali" ecc. ecc.
Chiaro: non fa niente, è ovvio che non faccia male! Ma se ripeti mille volte che non fa male, prima o poi qualcuno crede che faccia bene.

Genio, genio, genio.


Terzo atto: la Boiron parte all'assalto frontale, denunciando questo blog per questo articolo.
http://www.blogzero.it/2011/07/13/omeopatia-mito-e-leggenda-1/

Tra parentesi, questo articolo è un bel riassunto di tutta la faccenda "omeopatia" e di come funziona, cioè per far soldi, e di come non funziona, cioè per curare alcunché, tranne il suddetto bruciore agli occhi.

Ma per quello basta aprire il rubinetto, e l'acqua che ne esce magari non è altrettanto distillata, ma vuoi mettere il risparmio?

Come ti metto in regola l'artista: ci stiamo lavorando!


E torniamo alla questione "artisti/pensione/tasse".

Sono stato, con Manuela, all' Agenzia delle Entrate della nostra zona, dove abbiamo ricevuto un mucchio di informazioni utilissime per chi fa l'artista (illustratore, fumettista, ecc.) e non sa come mettersi "in regola".

Siamo stati anche allo sportello INPS locale, che è stato di una INutilità incredibile, al contrario.

Aspettatevi un aggiornamento presto, sia sul tema "pensioni" sia sul tema "mettersi in regola (senza sputare sangue in tasse)".

Ieri era venerdì 17...

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...e non è successo un tubo.

Ok, ho lasciato il portafogli a 20 Km da casa, ma quella non è sfiga, è tutta idiozia mia. -_-

Siete andati a votare?

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Sì? Bravi.

No? E che state aspettando?

Riflettendo sui referendum

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Grazie ai miei studi di economia, trovo una BOIATA grossa come una casa mettere in mano al popolo (anziché ad una commissione tecnica - meglio specificare: DI INCENSURATI) una questione complessa come lo sviluppo energetico di un Paese.

Oltretutto, a poca distanza dalla faccenda di Fukushima.
E ai giapponesi è anche andata bene: pensate se fosse stata:

1) una centrale a petrolio (strage della fauna marina immediata)
2) costruita con gli appalti truccati ed il cemento sabbiato ecc. ecc.


Tornando a noi, con un po' di buon senso, non è che ci siano due scelte "nucleare sì" e "nucleare no": ci sono un sacco di modi e di tempi possibili sia per "fare il nucleare" sia per "non farlo e trovare un'altra soluzione al bilancio energetico".


Butto lì una battuta: che voto ti avrebbe dato la tua maestra delle elementari se al tema "racconta la tua giornata" avessi scritto "SÌ" o "NO"?

E noi riduciamo i prossimi dieci (e più) anni di pianificazione energetica di un Paese a slogan per un sì o per un no?

Quindi, andare o votare o no?
Ma certo che sì: non andarci significa dire alla Casta "ce ne freghiamo, fate quello che vi pare".


P.S.: Idem per la "questione dell'acqua": questione tecnica ridotta ad una scelta binaria. Il Legittimo Impedimento è una porcata che va cancellata dalla Storia il prima possibile, su questo non ho il minimo dubbio: bisogna metterci un SÌ bello deciso.

Cronaca rosa - 1

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Fonte:
http://sac3.halleysac.it/c029012/mc/mc_matri_p_dettaglio.php?servizio=&id_pubbl=609&interno=&x=f29f28c1a3946f66ff39ba9efa4627d4&sto=&pag=

Golden Axe Myth esce il 20 aprile!


Per chi ha fretta e sa già tutto, o per chi ha sentito "Golden Axe" ed è saltato sulla sedia: http://bmarchetto.altervista.org/GAM.html

Per tutti gli altri, ecco "lo spiegone".

Golden Axe è un leggendario videogioco della SEGA, uscito in sala giochi e su una quindicina (!) di altre piattaforme.

Personaggi carismatici, atmosfere un po'alla Conan il Barbaro (il gioco originale è del 1988/1990) ma con un'ambientazione unica e riconoscibilissima.

Lui, Lei, L'Altro.


Cavalcature da rubare ai nemici, tra cui il leggendario creaturo viola con becco a pappagallo che sarebbe tornato nel leggendario Altered Beast; magie con effetti grafici esaltanti, fino alla testa di drago grossa mezzo schermo che inonda tutto di fuoco, che si conquistano prendendo a calci dei dannati gnometti che cercano di rubarti il cibo di notte; livelli carismaticissimi, incluso uno su un'aquila gigante in volo.


A cavallo del leggendario creaturo viola,
nel mezzo del paese che, si scoprirà,
è sul dorso di una tartaruga gigante.


Tutto 'sto preambolo perché?
Perché un team di volontari ha creato un gioco omaggio a questa leggenda del passato.
E sì, potrete averlo tra un paio di settimane.

Nel team, che ci lavora dal 2007, Oscar Celestini (che già conoscete) ha realizzato la parte grafica: chara design, animazioni, fondali... TUTTO!

Io ho dato un contributo veramente minimo, giusto la traduzione di qualche frase. ^_-

Il progetto merita pubblicità: l'amore per il gioco originale è evidente in ogni dettaglio, rifinito con cura maniacale!

Ecco il video dell' intro del gioco:




Ed ecco un filmato del gioco ancora non in versione definitiva.




Ora andate alla pagina del progetto e poi ripassateci il 20 aprile per scaricare il gioco!

Concorso Coop per testi e fumetti.

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Sono indeciso se partecipare o meno.

Mi piacerebbe fare coppia con un(a) fumettista per la sezione (indovinate?) fumetto.

Due sole tavole, scadenza 30 aprile.

I dettagli sul sito ufficiale:
http://www.coopforwords.it/

Allora, qualcuno ci sta?

Seconda strofa.

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"Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi
Perché non siam Popolo
Perché siam divisi.

Raccolgaci un'Unica
Bandiera una Speme
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò."

(UPD) Disegnatori italiani ed animatori giapponesi.

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La questione "quanto vengono pagati gli autori di fumetto" è scottante, tra gli addetti ai lavori.
Io ci aggiungerei anche "come vengono trattati gli autori di fumetto".

Le risposte, mediamente con rare punte di eccellenza, sono rispettivamente, per l'Italia, "poco" e "come nullità rimpiazzabili" (anche quando non lo sono).

Com'è come non è, nella patria dei manga e dell'animazione (il Giappone per chi ha vissuto sotto un sasso fino ad oggi), hanno anche loro dei bei problemucci con il trattamento dei lavoratori dell'arte di consumo.

Secondo questo articolo il governo giapponese ha promosso degli incentivi per "allevare" degli apprendisti nell'animazione.

Perché? Perché ce ne sono sempre di meno.

Perché? Perché sono pagati poco, a cifra fissa (le case di produzione non riconoscono royalties agli autori e le case di produzione ricevono solo le briciole degli sponsor, che pagano invece i network TV).
Inoltre, le case di produzione sono controllate da delle elite stagnanti che non azzardano innovazioni. Non lo dico io, lo dice la Harvard Business School, come riassunto da questo articolo.


Esattamente, quanto poco sono pagati?
In un'inchiesta di un paio d'anni fa (del 2009), la media era di 1.100.000 ¥ per gli animatori tra i 20 ed i 30 anni, il doppio circa per quelli tra i 30 ed i 40.
A questo si deve aggiungere la mancanza di contratto scritto per il 47% di loro e la mancanza di molti benefit aziendali (tipo la tradizionale visita medica pagata dalla ditta, assente nel 38% dei casi).

Al cambio dell'epoca, non troppo diverso da quello odierno, circa 10.000 € l'anno.

Parametrando per il PIL pro capite rapportato al potere d'acquisto, è come se un disegnatore da noi venisse pagato 9.400 €/anno.

L'equivalente di 9.400 €/anno,
a persona, tra i 20 ed i 30 anni,
è abbastanza basso da far
estinguere una categoria di lavoratori.


Le condizioni, come si vede, non sono molto diverse tra qui e là, con la differenza che l'export d'animazione in Giappone è un'industria che ha una capacità di generare fatturati interessanti per un grande o medio investitore. Il fumetto italiano non lo è, ed i contratti scritti sono una bestia ancora più rara che in Giappone.

Ora, anche il fumettista italiano si avvia all'estinzione come l'animatore giapponese?
La situazione giapponese è una premonizione della situazione italiana?

È l'amore per il lavoro (che sconfina nella romantica idea dell'artista che lotta Contro Il Sistema... facendosi sfruttare ancora di più) o l'ignoranza delle condizioni di lavoro che ci si può aspettare che fa sì che le scuole di fumetto non siano già deserte?
O è speranza di emigrare verso pascoli più verdi all'estero?

A voi la parola, autori.



UPDATE: avevo erroneamente scritto "Parametrando per i salari medi rapportati al potere d'acquisto" anziché "Parametrando per il PIL pro capite rapportato al potere d'acquisto". Scusate l'errore, ma il ragionamento e le cifre non cambiano.

No, dico, seriamente?

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Alcuni di voi sanno che sono un fan del sito www.Cracked.com per la loro satira surreale.

Articoli sulle cose più incredibili al mondo: dagli esperimenti per coltivare una bistecca con l'ingegneria genetica, a curiosità su come è stato realizzato il suono delle spade laser in Star Wars, a concorsi di photoshop a tema, a raccolte di foto "impossibili" in cui photoshop non c'entra giù fino ad aneddoti storici che NON insegnano a scuola per pudore.

Oggi apro il sito e c'è un articolo che titola "The 5 Craziest Exploits of the World's Shadiest Politician".

Tradotto: "I raggiungimenti più folli del politico più losco del mondo".

Visti i precedenti del sito, uno si aspetterebbe un qualche generalissimo del Sudamerica, un dittatorie dell'estremo oriente, un signore della guerra africano... Oh, aspetta un sec... Oh, porc...



Ecco i link all'articolo.

Parte prima: http://www.cracked.com/article_19070_the-5-craziest-exploits-worlds-shadiest-politician.html

Parte seconda: http://www.cracked.com/article_19070_the-5-craziest-exploits-worlds-shadiest-politician_p2.html


Ora, il prossimo che mi chiede a che serve studiare le lingue avrà una risposta molto, molto brusca.

Tecniche di difesa mentale: Parte 5.


A proposito di come si fa presto, riassumendo una notizia, a farla diventare falsa.

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/berlusconi-hitler-e-io/2145679

Se per imbecillità o per malizia, fate voi.

Ancora una volta, la segnalazione l'ho trovata sul Disinformatico, qui:

http://attivissimo.blogspot.com/2011/03/le-cose-che-non-colsi-20110302.html

Scommessa mezza vinta.

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Vedi post precedente.

Mezza vinta perché sì, ho nuove conferme che alcuni editori non pagano gli autori.

Mezza no perché al momento mi riservo di tenermi per me queste informazioni, per sganciarle quando, confermate da altre fonti, potranno fare più male.

Mantova Comics 2011: ci sono sabato.

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Vedi titolo del post.

Scommettiamo che dopo la fiera avrò qualche altra chicca su editori che non pagano da raccontarvi?

Se non altro, mi metterà di buon umore incontrare alcuni disegnatori che ho conosciuto solo via Rete.

Tecniche di difesa mentale: Parte 3 e 4.


Come non farsi fregare di fronte a ipotesi (o tesi) di complotto?

Ci viene in aiuto il solito Paolo Attivissimo, inarrestabile "cacciatore di bufale" e debunker, letteralmente: smantellatore (di tesi strampalate e di falso giornalismo).

Ecco il suo articolo, una pratica guida in 11 brevi punti:



Se avete un po' più di tempo, sempre su segnalazione di Paolo Attivissimo (nomen-omen), ecco "il credo del fuffaro": una guida pratica su come mettervi alla pari dei complottisti, per diffondere la vostra "inattaccabile" verità.

In fondo, perché far fatica per trovare una verità, quando puoi credere a quello che ti piace di più? -_-




N.B.: ogni somiglianza tra queste tecniche, scorrette moralmente e scientificamente, di disinformazione e ciò che avviene sui media italiani su argomenti molto molto seri NON è un caso. Ragionateci.

Pensione: i concetti base.


Rieccoci alla mia indagine su fumetto e pensione.

Per cominciare, un'osservazione: i lavoratori del mondo del fumetto sono persone giovani e sveglie (gli editori sono un po' meno giovani), nessun dubbio, ma mancano di una preparazione specifica.

Non sono abituati, mediamente, ad affrontare il burocratese e difficilmente hanno fatto studi in materie giuridiche, economiche o simili.

Per questo, cercherò di essere chiaro: mandate un commento se qualcosa non è limpido, ok? Ok.

Iniziamo da alcuni concetti di base.


1) Premessa sul metodo.

Il tema delle pensioni è di enorme importanza nella vita di uno Stato, su questo non discuto.

Pur non essendo esperto nel campo del diritto previdenziale estero, so che, per esempio, nei paesi anglosassoni la pensione statale, dove esiste, esiste in forma decisamente ridotta, anche perché sono popoli comunque già abituati ad avere a che fare con la finanza.
Quale sistema è migliore per lo Stato di cui facciamo parte? Argomento spinoso e interessante, però...

...nel corso di questa indagine, però, parlerò di "diritto" nel senso di "con le norme vigenti oggi, che diritti/doveri ci sono?"

Il diritto "come dovrebbe essere", per quanto argomento importantissimo e politica in senso nobile, non sarà parte della mia indagine, per ora mi limiterò allo "stato delle cose oggi".

Il motivo è semplice: sennò non si finisce più, e lo scopo della ricerca è essere una guida pratica, con applicazioni immediate.


2) Cos'è "la pensione"?

L'INPS si occupa di oltre 15 tipi diversi di erogazioni di denaro, tutte con lo scopo di fornire un sostegno economico a chi ne ha diritto per legge, vuoi per anzianità, vuoi per condizioni di salute (es.: invalidità), o per altre caratteristiche.

Quelle che interessano a noi sono:

- Pensione di vecchiaia
- Pensione di anzianità
- Pensione supplementare (e relativi sottotipi)
- Assegno Sociale

Oltre a ciò, c'è il mondo delle c.d. "pensioni private", che sarebbe più corretto chiamare "previdenza complementare".

DISCLAIMER: la previdenza complementare è parte del mio LAVORO. Per quanto io sia in conflitto d'interessi sull'argomento, cercherò di distinguere BENE ciò che dice la legge dalle mie valutazioni personali. Se così non fosse, tiratemi le orecchie ed avrete ulteriori spiegazioni.


Nelle prossime puntate: cosa sono queste pensioni, come si fa ad averle, come vengono retribuiti i fumettisti e come il metodo con cui vengono pagati influisce sulle pensioni che avranno (che è poi il motivo per cui state leggendo tutta 'sta roba, no?).

DiegozilLab: il mio racconto-esercizio

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Come forse sapete, seguo il corso online di scrittura creativa tenuto Gratis Et Amore Dei da Diego Cajelli, il "DiegozilLab".

Il compito consisteva nello scrivere un racconto autoconclusivo, massimo 2000 battute, su una persona (o personaggio da questi interpretato) assegnato ad inizio corso.

A me è capitato Ozzy Osbourne.

Prima reazione: e che m'invento su di lui?
Seconda reazione: calma, Matt, fa' quello che sai fare meglio, documentati.

Così, procurata la biografia ufficiale di Ozzy, ecco il risultato.
È molto diverso dalle mie solite cose, il che, per un esercizio, immagino sia un bene.
È ispirato ad una storia vera, molto vera, tristemente vera, un pochino romanzata dal sottoscritto.

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Al quinto lavoro perso in tre anni (l'ennesima rissa, al macello dei maiali), decisi che lavorare non faceva per me: diventai “John il ladro”.

Tre mesi di prigione, meno di diciotto anni e non certo il fisico per le risse: i capelli lunghi e il tatuaggio sulle nocche fatto da me, lì, non valevano un cazzo.

Tutto puzzava di odori umani e tutto grondava odio. Chi riceveva più odio e pugni, tra tutti, era Bradley.

Bradley aveva sulla cella un cartello: “REGOLA 43”, in pratica voleva dire “rendete la sua vita una merda”. Era entrato dopo di me, condannato per aver violentato diciassette bambini, incluso suo figlio.

Io sfruttavo la mia dote migliore: ero bravo a fare il coglione, e mi feci un po' di amici “importanti”: io li facevo ridere, e loro impedivano che mi rompessero ossa.

Mi misero a distribuire il rancio, Bradley compreso: mi dicevano di dargli poco o nulla, e così facevo.

Lui guardava, col naso rotto, il giorno prima, da uno con un serpente tatuato in faccia.

C'ero, e avevo provato pietà: il rumore secco del suo naso che spariva nella faccia, e le sue urla, come i maiali del macello.

Bradley sembrava un animale piegato, come quelli del circo, che a forza di bastonate perdono ogni voglia di vivere: non usciva più dalla cella, era un problema.

Ordinarono a me e a un altro di lavarlo. Lo trascinammo fuori, lontano dal secchio per gli escrementi che, ribaltato, lordava lui e il pavimento.

Mentre gli passavamo le scope addosso, lui tremava, col muso pesto e scuro, e forse piangeva.

Ebbi un altro moto di pietà per lui, ma poi mi guardò.

Fu solo un attimo, ma capii che non era piegato per niente. Era solo umiliato, ma l'odio era dentro di lui, pronto ad esplodere.

Realizzai che potevo scegliere. Fare qualcosa di decente, o tornare a dividere la mia vita con gente come lui.

Uscii in 6 settimane, “buona condotta”.

Attaccai in giro un annuncio. “OZZY ZIG NEEDS GIG ”, “Ozzy Zig cerca ingaggio”.

Il resto forse lo sai: ero bravo a fare il coglione, mi sono fatto degli amici.


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www.sitononraggiungibile.it

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"Immaginate che un giorno intere sezioni della vostra biblioteca vengano rese inaccessibili. Non vi verrà mai detto quali specifici libri, e per quale ragione sono stati rimossi, ma troverete solo un cartello che vi informa che qualcuno, da qualche parte, per qualche ragione, ha segnalato che i libri di quella sezione violano i diritti di qualcun’ altro."




Passate parola.

[LINK] Cervelli del fumetto in fuga: Di Gregorio.


Giusto per segnalare: intervista a Giovanni Di Gregorio su L'Unità.

Naturalmente, possiamo tener conto del fatto che è L'Unità, ma resta il fatto che uno che scrive per Dylan Dog (non esattamente l'ultimo scarto del fumetto italiano) preferisce comunque l'estero.

http://mumblemumble.blog.unita.it/quando-il-cervello-dietro-dylan-dog-e-in-fuga-1.269244

Walhalla 10 con intervista a...


...alle EdenGirls (Francesca Da Sacco, Manuela Soriani, Michela Da Sacco) più un intruso: io.

Ecco dove ordinarlo e dove leggere il sommario:


Ecco la copertina:




Ed ecco il video che vi consente di dare una sfogliata virtuale alla rivista (la cui qualità aumenta di numero in numero, sono impressionato):




All'interno, tre fumetti autoconclusivi (due inediti) di EdenStudio + il sottoscritto, uno di Joachim Tilloca (vecchia conoscenza di questo blog), ecc. ecc...

Indagine dell'IRES sul lavoro.


Come parte delle mie ricerche sul lavoro nel mondo del fumetto e dell'illustrazione, mi sono imbattuto in questa notizia del sito AFnews:

Sei un professionista del fumetto? Allora leggi qui!

La notizia è del 1/10/2010, un tre mesi fa scarsi, e fa riferimento ad un'indagine dell'IRES (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali, una "costola" della CGIL) sulle condizioni di lavoro.

Perciò, se lavorate nel mondo del fumetto e/o dell'illustrazione, un campo praticamente sconosciuto al legislatore, compilate il questionario indicato qui sotto, e chissà che, una voce alla volta, il disegnatore artistico non venga in qualche modo considerato.

Ah, il questionario ha anche un'utilità più diretta per voi: mettervi la pulce nell'orecchio su quante cose bisogna avere presente per fare un lavoro in modo serio e senza preoccupazioni legali.



Buona stesura!

I pinguini sono così sensibili...

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...alle mie necessità.

Così dice questa canzone.



L'ho trovata per caso, balzando di blog in blog, in questo post, che contiene anche un po' di informazioni sul cantautore, Lyle Lovett che oggi mi ha messo davvero di buon umore.

Ecco il testo per fare un karaoke antartico:

I don't go for fancy cars
For diamond rings
Or movie stars
I go for penguins
Oh Lord I go for penguins

Throw your money out the door
We'll just sit around
And watch it snow
I go for penguins
Oh Lord I go for penguins

Penguins are so sensitive
To my needs

Un Art Trade di Thumos


Su DeviantART c'è una pratica che si chiama "Art Trade".

Funziona così: io faccio un disegno a te e tu ne fai uno a me, e poi li pubblichiamo entrambi.
Idea semplice e simpatica! ^__^

Michela ne ha fatto uno con la giovanissima Maria Vittoria (per gli amici Vittoria), 18 anni, di Catania. Di sé dice: "Voglio vivere in mezzo all'arte e respirare arte".

La sua pagina su DeviantART è questa, e la qualità del suo lavoro non ha bisogno di commenti se non il tipico "ma se è così brava adesso, tra 10 anni cosa combinerà?" ^__^


Ed ecco, pubblicata qui con il permesso di Vittoria, l'illustrazione delle nostre protagoniste di Thumos!



Qui c'è il link all'illustrazione su DeviantART: visitate la pagina e, se siete iscritti, lasciate un commento! ^__^



Ah, sì: spero di avere presto altre cose di Thumos da mostrarvi, di una persona già apparsa da queste parti ma mai come fumettista.

Tecniche di difesa mentale: esercizi per casa.

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Visto che c'è un po' di maretta nel mondo della politica e dell'informazione, vi propongo un esercizio che vi potrebbe far capire come le Tecniche Di Difesa Mentale che ho enunciato qualche tempo fa abbiano un'utilità pratica mica da poco.

L'esercizio consiste nel prendere le dichiarazioni di un qualsiasi giornalista e/o personaggio politico e provare a vedere quante volte usano le suddette tecniche per tentare di cavarsi d'impaccio anche (soprattutto) quando di giustificazioni non ce ne sono.

Comprate un quotidiano, uno qualsiasi, magari due "di fronti opposti", e buona caccia.

Per i Veri Duri™ tra di voi, c'è il livello avanzato, ovvero le stesse tecniche (più o meno) descritte in modo meno scherzoso ma sicuramente più puntuale e preciso rispetto al mio articolo, qui:

http://www.linux.it/~della/fallacies/index.html

Sei fumettista? Niente pensione. O sì?


Un fumettista ha diritto alla pensione?
Se sì, come?

L'argomento è davvero importante, perciò bando alle ciancie.

Le mie credenziali le sapete: laurea in Economia; lavoro nel settore assicurativo, in particolare per il risparmio e la previdenza individuale e per le piccole aziende; ho un sacco di amici fumettisti; la mia futura moglie, Manuela, è un'ex-fumettista (in futuro si vedrà) ed illustratrice freelance.

Questi amici e Manuela vorrebbero sapere se un giorno avranno mai la pensione, e alle prime indagini si sono accorti che è un ginepraio.


Partiamo dall'idea che mi sono fatto in più di un lustro di frequentazioni di professionisti del settore: i fumettisti sono una categoria in gravissimo svantaggio, dal punto di vista della forza contrattuale.

Sono sempre di più come numero: dozzine, forse centinaia, di nuovi autori escono dalle scuole di fumetto ogni anno.
Molti di loro sono pure bravi, pochi di loro hanno un'idea precisa di cosa voglia dire mettersi in proprio. Quasi nessuno ha una formazione di Diritto, di previdenza o di Economia in generale, neanche basilare, ed è normale e comprensibile: il vero problema è che, lavorando tendenzialmente separati, non sanno, spesso, a chi riferirsi per avere notizie affidabili su questi argomenti.

Gli editori italiani sono pochi e piccoli (Bonelli è un caso unico, fa genere e specie a sè), e, mediamente, non sono granché preparati in materia di previdenza.

E questo ancor prima di contare l' "allergia" che sembrano dimostrare verso i contratti in forma scritta, credendo, forse a ragione forse a torto, di avere una maggiore forza contrattuale sull'autore.

La tendenza degli ultimi anni è, per la basilare legge della domanda (di fumetti, calante) e dell'offerta (di disegnatori, crescente) di pagare sempre meno.
E non parliamo, perché non è l'argomento che m'interessa ora, del lungo elenco di casi di pagamenti arrivati parzialmente, in ritardo, o mai arrivati.

Oltre ad un ricavo per ora di lavoro decisamente modesto, che non gli fa venire certo voglia di pagare un avvocato o un commercialista per andare a caccia di soluzioni, il fumettista soffre anche di un problema che è fondamentale per stabilire se ci sarà una pensione oppure no: non sa cos'è e non sa cosa fa.

Il fumettista è un artigiano?
Il fumettista è un libero professionista?

Il fumettista vende diritti d'autore?
Il fumettista vende prodotti finiti?

Un colorista, che compie una parte intermedia del lavoro necessario tra l'idea e la stampa, svolge un lavoro classificabile come "opera dell'ingegno"?

La questione non è una futile catalogazione da entomologo, ma crea differenze maledettamente concrete nei diritti e negli obblighi che il fumettista ha con il fisco, con l'INPS e, naturalmente, con l'editore.

A questo aggiungiamo anche la spinosa faccenda che, alla mancanza di un contratto scritto, spesso si tende a classificare i lavori come Co.Co.O., anche quando il lavoro del fumettista è, beh, un vero lavoro, a tempo pieno, che richiede una preparazione specifica, non diversamente dal mestiere dello scrittore o del pittore.

Aggiungiamo che la normativa italiana sul diritto d'autore è orribilmente vecchia e lacunosa, e che tutte le raccolte di leggi (non solo sul diritto d'autore) online sono parziali, poco aggiornate, e tutte non ufficiali.
Le migliori sono quelle aggiornate da società private specializzate, per le quali bisogna pagare gli aggiornamenti.


Inizia una nuova grande missione: cercare di capirci qualcosa!


Nel prossimo episodio: Cos'è una Pensione e chi ha diritto ad averla?

La mia lotta contro l'infame Camilla

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Questo è un coming out.

No, non sono gay, è nel senso di "mi costa fatica ammetterlo".

Ho gli addominali a tartaruga.
Ma girata dalla parte sbagliata.

Nella foto: uno che non mi assomiglia per niente.
Inoltre: l'ho già detto che non sono gay? ^_^;


Insomma, ho un po' di panzetta.
Non sono un ciccione, il mio indice di massa corporea è poco sopra 24, stando alla bilancia della Wii Fit.
Però ho deciso di correre ai ripari prima che sia troppo tardi, con un po' di attività fisica e facendo caso a non ingozzarmi troppo.


Qui sopra, un grafico che fa molto "scienza"
e dona credibilità al mio discorso.


La mia panzetta ha un nome: Camilla.
Perché è il nome ovvio per una surreale tartaruga, per chi è cresciuto a suon di cartoni animati ed è nato appena prima degli anni '80 (e le due cose, tragicomicamente, sono quasi sinonime).


A sinistra: Camilla, l'originale.

A proposito, i volumi del Fantazoo, con tutto il loro delirante, magnifico umorismo, sono editi da Renoir Comics. Ve li consiglio caldamente, senza riserve, anche se non avete mai visto la serie TV: sono stupendi, geniali, esilaranti.


Sopra: la cover del primo volume,
cliccate qui per il catalogo online



Seguiranno aggiornamenti: vincerò io o vincerà l'infame Camilla?
Per fortuna, ho una compagna di battaglie. Sapete già chi è.

Guerra mediatica.

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Quante boiate contiene questo servizio del TG5?
O meglio, c'è qualcosa di esatto?




Non avrà qualcosa a che fare con la paura che esista un'informazione non controllabile e non manipolabile?

Se lo chiede anche Federica Colonna su FareFuturo webmagazine, costola elettronica della fondazione (movimento politico?) Futuro & Libertà, in questo articolo che smonta pezzo per pezzo le fesserie messe in piedi da quel mezzo di propaganda che osano chiamare TG.