Io ci sarò sabato, arriverò più o meno a metà mattina, farò un salto da Cronaca Di Topolinia a salutare un po' di gentee poi per il pomeriggio mi dedicherò alla parte "games"... C'è un gioco che devo far provare ad una persona ed ho mosso mari e monti (Coro: esagerato!) per organizzare la cosa.
Tutto qui.
Davvero.
Perché Sanremo m'è piaciuto.
Quest'anno ho visto Sanremo.
E m'è pure piaciuto.
Sarà che la Clerici mette allegria, che ti dà il brivido delle montagne russe: è sempre ad un millesimo di secondo da una gaffe atroce, però poi non la fa.
Sarà che nelle telepromozioni recita talmente male (eccetto gli assaggi di roba da mangiare che sono molto sinceri :P ) che poi in diretta la senti sincera, che anche in versione furry non mi viene voglia di darle fuoco come mi succede di solito, che è troppo carina quando si sbrodola per i ragazzi e quando dice, tutta in confidenza, solo tra lei e dieci milioni di persone, che ha dato i suoi biscotti alla Regina di Giordania.
Sarà che gli ospiti sono stati vivaci (eccetto i Tokio Hotel, che sanno anche parlare, ma forse costava troppo chiedergli di fare più di una canzone e poi ciao?), sarà che la regia è stata vivace e la scenografia pure, ed il programma è andato giù rapido, senza intoppi, lungaggini e polemiche. Ed in orari umani.
E poi giù polemiche per l'esito, come ogni anno.
Sapete che vi dico?
Che per me non c'è stato nessun trucco al televoto.
"Ohibò, che ingenuo"?
No, semplicemente non c'è bisogno, non è utile, non è proficuo truccare "a valle" una votazione del genere.
Pupo, Emanuele Filiberto & quell'altro che sapeva cantare avevano una canzone BRUTTA e SCRITTA MALE (poi sul contenuto del testo possiamo disquisire a parte, ma restiamo "sul tecnico" e non "sull'ideologico", per ora), ma che risponde ai desideri dell'italiano medio: in tempi di crisi e di paura (fomentata a mezzo televisivo), ci si appella, la Storia insegna, a valori tradizionali, non importa in quale stucchevole modo glieli dipingi.
È un meccanismo psicologico: più la gente ha paura, più preferisce stare immobile a tremare (e morire) nell'angolo piuttosto che fare un piccolo salto verso una cosa nuova, anche se prometti la salvezza (e magari c'è davvero).
Parentesi: Emanuele Filiberto (ormai è il suo nome d'arte) s'era già costruito una buona fama con Ballando Con Le Stelle, edizione scorsa, dimostrandosi una persona corretta, capace d'impegnarsi, simpatica, che si mette in gioco e che ha vinto per tutti questi motivi... Chi gliel'ha fatto fare di sputtanarsi con una robina tutto sommato di poco contenuto come, beh, quella roba lì?
Poi hanno vinto i telegiovani.
Ma dai, che cosa strana... Un volto già passato per ore ed ore in TV è avvantaggiato in una votazione popolare? Non l'avrei mai detto! >__<
Speriamo almeno che sia un buon segno e che si apra un po' di ricambio generazionale.
L'ultima volta che avevo guardato il festival era nel 2001, con Francesco Renga nella categoria "nuove proposte", a quasi 33 anni e con l'album del decennale (!) dei Timoria già uscito. Vedere la categoria "giovani" che contiene davvero dei giovani è un bel passo in avanti. ^__^
E m'è pure piaciuto.
Sarà che la Clerici mette allegria, che ti dà il brivido delle montagne russe: è sempre ad un millesimo di secondo da una gaffe atroce, però poi non la fa.
Sarà che nelle telepromozioni recita talmente male (eccetto gli assaggi di roba da mangiare che sono molto sinceri :P ) che poi in diretta la senti sincera, che anche in versione furry non mi viene voglia di darle fuoco come mi succede di solito, che è troppo carina quando si sbrodola per i ragazzi e quando dice, tutta in confidenza, solo tra lei e dieci milioni di persone, che ha dato i suoi biscotti alla Regina di Giordania.
Sarà che gli ospiti sono stati vivaci (eccetto i Tokio Hotel, che sanno anche parlare, ma forse costava troppo chiedergli di fare più di una canzone e poi ciao?), sarà che la regia è stata vivace e la scenografia pure, ed il programma è andato giù rapido, senza intoppi, lungaggini e polemiche. Ed in orari umani.
E poi giù polemiche per l'esito, come ogni anno.
Sapete che vi dico?
Che per me non c'è stato nessun trucco al televoto.
"Ohibò, che ingenuo"?
No, semplicemente non c'è bisogno, non è utile, non è proficuo truccare "a valle" una votazione del genere.
Pupo, Emanuele Filiberto & quell'altro che sapeva cantare avevano una canzone BRUTTA e SCRITTA MALE (poi sul contenuto del testo possiamo disquisire a parte, ma restiamo "sul tecnico" e non "sull'ideologico", per ora), ma che risponde ai desideri dell'italiano medio: in tempi di crisi e di paura (fomentata a mezzo televisivo), ci si appella, la Storia insegna, a valori tradizionali, non importa in quale stucchevole modo glieli dipingi.
È un meccanismo psicologico: più la gente ha paura, più preferisce stare immobile a tremare (e morire) nell'angolo piuttosto che fare un piccolo salto verso una cosa nuova, anche se prometti la salvezza (e magari c'è davvero).
Parentesi: Emanuele Filiberto (ormai è il suo nome d'arte) s'era già costruito una buona fama con Ballando Con Le Stelle, edizione scorsa, dimostrandosi una persona corretta, capace d'impegnarsi, simpatica, che si mette in gioco e che ha vinto per tutti questi motivi... Chi gliel'ha fatto fare di sputtanarsi con una robina tutto sommato di poco contenuto come, beh, quella roba lì?
Poi hanno vinto i telegiovani.
Ma dai, che cosa strana... Un volto già passato per ore ed ore in TV è avvantaggiato in una votazione popolare? Non l'avrei mai detto! >__<
Speriamo almeno che sia un buon segno e che si apra un po' di ricambio generazionale.
L'ultima volta che avevo guardato il festival era nel 2001, con Francesco Renga nella categoria "nuove proposte", a quasi 33 anni e con l'album del decennale (!) dei Timoria già uscito. Vedere la categoria "giovani" che contiene davvero dei giovani è un bel passo in avanti. ^__^
Thumos - Omaggi - 1
Ed eccoci qua, come ogni lunedì, a parlare di Thumos. ^__^
Iniziamo con oggi una serie di omaggi che alcuni autori hanno fatto alle nostre ragazze di Thumos.
Il primo (in ordine assolutamente casuale) è Daniele Ciciriello, che trovate su DeviantART con il nickname Musashi-son (clicca sul nome per vedere la sua pagina, o qui per arrivare dritti alla sua Gallery!).
Grazie, Daniele! Un'immagine davvero ricca di thumos!
Ah, ci vediamo a Mantova Comics & Games, mando un paio di note stasera o domani per i tempi ed i modi per incontrarci.
Iniziamo con oggi una serie di omaggi che alcuni autori hanno fatto alle nostre ragazze di Thumos.
Il primo (in ordine assolutamente casuale) è Daniele Ciciriello, che trovate su DeviantART con il nickname Musashi-son (clicca sul nome per vedere la sua pagina, o qui per arrivare dritti alla sua Gallery!).
Grazie, Daniele! Un'immagine davvero ricca di thumos!
Ah, ci vediamo a Mantova Comics & Games, mando un paio di note stasera o domani per i tempi ed i modi per incontrarci.
Il Momento Geek di giornata...
...è quando ti poni dei dubbi se, nella tua collezione di "favourites" su DeviantART, mentre la stai dividendo in categorie, devi mettere un artwork di Evangelion sotto "Mecha" oppure no. Chi ha visto la serie sa perché. ^_^;
Il momento geek dell'anno è quando ti poni il dubbio se metterla nella categoria "girls" (non, non per improvvisa robofilìa, per la faccenda qryy'navzn qryyn qbaan pur p'è vagenccbyngn qrageb).
Comunque, alla fine l'ho messa sotto mecha e basta.
Vado a riordinare il resto e ci vediamo lunedì per Thumos, e lì non ci sono dubbi, le ragazze hanno poco metallo addosso. ^_-
Il momento geek dell'anno è quando ti poni il dubbio se metterla nella categoria "girls" (non, non per improvvisa robofilìa, per la faccenda qryy'navzn qryyn qbaan pur p'è vagenccbyngn qrageb).
Comunque, alla fine l'ho messa sotto mecha e basta.
Vado a riordinare il resto e ci vediamo lunedì per Thumos, e lì non ci sono dubbi, le ragazze hanno poco metallo addosso. ^_-
Il Tempo scrive boiate e poi censura i commenti.
[AGGIORNAMENTO del 22/2/2010: la testata online ha rimesso visibili i commenti, ma non c'è la possibilità di inserirne di nuovi. Il concetto non cambia: i giornali italiani mettono la testa sotto la sabbia quando tira vento, per poi far finta che non sia successo nulla... -_- ]
Il giornalismo italiano raggiunge sempre nuove vette di idiozia, sul nazionale e sul locale.
Il Tempo mette online un articolo talmente pieno di inesattezze, errori, allusioni a fatti mai esistiti (in una parola: BOIATE GALATTICHE) e che mai probabilmente esisteranno su un argomento che tutto sommato m'interessa di striscio: il gioco "dal vivo".
Ecco l'articolo, ma non credete a mezza parola di ciò che scrive.
E no, non perderò mezz'ora a dire cos'è davvero un "gioco di ruolo dal vivo", cercate su Google un po'di associazioni e fatevelo spiegare da loro che giocano, non da me che manco ci gioco!
Beatrice Boero, campionessa di boiate in lungo del quartierino, ovviamente non può sperare di cavarsela così: ad associare un hobby a pratiche criminali si rischia che gli hobbysti mandino smentite... I commenti puntualmente arrivano. Pacati e basati su fatti. Peccato che vi dobbiate fidare di quel che dico io, visto che sono stati prontamente cancellati ed ora non se ne può più inserire di nuovi (al momento in cui scrivo).
Beatrice, mi spiace. Magari con quell'articolo ci paghi i libri di scuola dei tuoi figli e c'è chi, sopra di te, fa peggio di te (magari non dando notizie o camuffando notizie "scomode per qualcuno"), e pensi che in fondo non hai fatto male a nessuno (falso, il tuo articolo è al limite della diffamazione).
Ma in ogni caso sei una giornalista, devi riportare FATTI e commentare FATTI, e la correttezza dell'informazione dev'esserci a partire dalle cose più semplici. Forse che questi ragazzi non ti avrebbero invitata ad una partita, per provare? O è una vendetta personale perché uno di loro ti ha fatto un torto?
Morale della favola: cari giornali, se avete paura della Rete che vi può smentire quando v'inventate le cose... Non ci andate. Restate sulla carta, dove nessuno può negare le vostre notizie inventate. -_-
Il giornalismo italiano raggiunge sempre nuove vette di idiozia, sul nazionale e sul locale.
Il Tempo mette online un articolo talmente pieno di inesattezze, errori, allusioni a fatti mai esistiti (in una parola: BOIATE GALATTICHE) e che mai probabilmente esisteranno su un argomento che tutto sommato m'interessa di striscio: il gioco "dal vivo".
Ecco l'articolo, ma non credete a mezza parola di ciò che scrive.
E no, non perderò mezz'ora a dire cos'è davvero un "gioco di ruolo dal vivo", cercate su Google un po'di associazioni e fatevelo spiegare da loro che giocano, non da me che manco ci gioco!
Beatrice Boero, campionessa di boiate in lungo del quartierino, ovviamente non può sperare di cavarsela così: ad associare un hobby a pratiche criminali si rischia che gli hobbysti mandino smentite... I commenti puntualmente arrivano. Pacati e basati su fatti. Peccato che vi dobbiate fidare di quel che dico io, visto che sono stati prontamente cancellati ed ora non se ne può più inserire di nuovi (al momento in cui scrivo).
Beatrice, mi spiace. Magari con quell'articolo ci paghi i libri di scuola dei tuoi figli e c'è chi, sopra di te, fa peggio di te (magari non dando notizie o camuffando notizie "scomode per qualcuno"), e pensi che in fondo non hai fatto male a nessuno (falso, il tuo articolo è al limite della diffamazione).
Ma in ogni caso sei una giornalista, devi riportare FATTI e commentare FATTI, e la correttezza dell'informazione dev'esserci a partire dalle cose più semplici. Forse che questi ragazzi non ti avrebbero invitata ad una partita, per provare? O è una vendetta personale perché uno di loro ti ha fatto un torto?
Morale della favola: cari giornali, se avete paura della Rete che vi può smentire quando v'inventate le cose... Non ci andate. Restate sulla carta, dove nessuno può negare le vostre notizie inventate. -_-
Thumos - Speciale 1 - Pagina 5
E si conclude qui questo piccolo speciale.
Da lunedì prossimo io e Michela pubblicheremo un po' di illustrazioni-omaggio su Thumos di vari autora, perciò continuate a seguirci. Gli aggiornamenti su Thumos saranno, come al solito, ogni lunedì mattina.
Da lunedì prossimo io e Michela pubblicheremo un po' di illustrazioni-omaggio su Thumos di vari autora, perciò continuate a seguirci. Gli aggiornamenti su Thumos saranno, come al solito, ogni lunedì mattina.
Errori da principianti.
Tanto per chiarire, non sono un comunista coi paraocchi. Anzi, non sono proprio comunista (se non nel senso berlusconiano di "chiunque non sia d'accordo con Berlusconi"): se vedo una roba brutta, un'idea stupida, uno che martella le parti intime proprie o altrui, il mio primo istinto è quello di dirgli di smetterla.
Tanto per chiarire, perché vengo spesso etichettato "di sinistra" per le mie critiche a Berlusconi, quando preferirei essere etichettato, tanto per cambiare, Captain Obvious.
Qual è la novità di giornata? Questa:
Mi spiace, ma non funziona, cari grafici di non so quale agenzia.
Chi legge questo blog, nel 90% dei casi, saprà qualcosina di fumetto, e la prima cosa che s'insegna quando si parla di lettering è che esso non deve coprire la figura.
Lasciamo stare il significato simbolico di mettere delle facce mezze coperte da slogan, che è sicuramente non intenzionale, ma non per questo meno imbarazzante, e vediamo il quadro più generale: il principale oppositore del partito al governo, che basa pesantemente la sua forza sulla comunicazione mediatica (Cpt. Obvious, ricordate?), quando scende nella stessa arena fa errori da novellino.
Cosa spera di ottenere, se i mezzi sono questi?
Vi invito a leggere anche i brevi e puntualissimi (e non è poco!) commenti di:
Tito Faraci
Gipi
Tanto per chiarire, perché vengo spesso etichettato "di sinistra" per le mie critiche a Berlusconi, quando preferirei essere etichettato, tanto per cambiare, Captain Obvious.
Qual è la novità di giornata? Questa:
Mi spiace, ma non funziona, cari grafici di non so quale agenzia.
Chi legge questo blog, nel 90% dei casi, saprà qualcosina di fumetto, e la prima cosa che s'insegna quando si parla di lettering è che esso non deve coprire la figura.
Lasciamo stare il significato simbolico di mettere delle facce mezze coperte da slogan, che è sicuramente non intenzionale, ma non per questo meno imbarazzante, e vediamo il quadro più generale: il principale oppositore del partito al governo, che basa pesantemente la sua forza sulla comunicazione mediatica (Cpt. Obvious, ricordate?), quando scende nella stessa arena fa errori da novellino.
Cosa spera di ottenere, se i mezzi sono questi?
Vi invito a leggere anche i brevi e puntualissimi (e non è poco!) commenti di:
Tito Faraci
Gipi
Thumos - Speciale 1 - Pagina 4
Mostri che litigano.
Alien e Aliens me l'han fatta fare sotto dalla paura, a 13 anni, guardato di notte.
Il Predator, alla stessa età, mi incuteva soggezione (così come il Terminator).
Alien Vs Predator è una vaccata pazzesca, è grottesco, e non solo per Raoul Bova che traduce a braccio le lingue aliene e poi regola le manopole dei giorni, dei mesi e degli anni nel tempio alieno sulla Terra (e così sapete, cari bambini, che i Predator usavano, qualche migliaio di anni fa, il calendario Gregoriano E ANCHE il sistema decimale).
Bill Gates ha fondato un impero del male a suon di software scopiazzato, malfatto, studiato per togliere funzionalità all'utente e pure venduto tramite pratiche commerciali scorrette (vedi per esempio QUI, QUI, e ANCHE QUI e QUI e, perché no, QUI).
Da solo, ha tenuto a freno l'informatica mondiale per anni e continua a farlo: se in ufficio ho un merdoso sistema Windows che s'incanta un'ora ogni due giorni (calcolate i danni che crea all'anno a livello mondiale, su...) è colpa sua.
Silvio Berlusconi è arrivato al potere con metodi tutt'altro che trasparenti, tra appoggi dei socialisti e amicizie "sospette".
Da solo, sta tenendo l'Italia in una situazione di ridicolo internazionale, a suon di gaffe (e nessuno dubita che dica quello che pensa, anzi, prende voti per questo, per me!), leggi ad personam e magari anche per dare fastidio alla libertà di stampa (vedi le ultime sparate su YouTube et al. da equiparare ad emittenti TV. Ceeeerto, come no!).
Leggere Bill Gates che fa la cazziata a Silvio Berlusconi (vedi QUI o la traduzione in italiano QUI) mi fa un po'l'effetto dei mostri di cui sopra.
Da soli, mi terrorizzano.
A litigare, sembrano i pupazzoni di gomma.
Alien Vs Predator.
Freddy Vs Jason.
Godzilla Vs Biollante.
Ridiamoci su.
Il Predator, alla stessa età, mi incuteva soggezione (così come il Terminator).
Alien Vs Predator è una vaccata pazzesca, è grottesco, e non solo per Raoul Bova che traduce a braccio le lingue aliene e poi regola le manopole dei giorni, dei mesi e degli anni nel tempio alieno sulla Terra (e così sapete, cari bambini, che i Predator usavano, qualche migliaio di anni fa, il calendario Gregoriano E ANCHE il sistema decimale).
Bill Gates ha fondato un impero del male a suon di software scopiazzato, malfatto, studiato per togliere funzionalità all'utente e pure venduto tramite pratiche commerciali scorrette (vedi per esempio QUI, QUI, e ANCHE QUI e QUI e, perché no, QUI).
Da solo, ha tenuto a freno l'informatica mondiale per anni e continua a farlo: se in ufficio ho un merdoso sistema Windows che s'incanta un'ora ogni due giorni (calcolate i danni che crea all'anno a livello mondiale, su...) è colpa sua.
Silvio Berlusconi è arrivato al potere con metodi tutt'altro che trasparenti, tra appoggi dei socialisti e amicizie "sospette".
Da solo, sta tenendo l'Italia in una situazione di ridicolo internazionale, a suon di gaffe (e nessuno dubita che dica quello che pensa, anzi, prende voti per questo, per me!), leggi ad personam e magari anche per dare fastidio alla libertà di stampa (vedi le ultime sparate su YouTube et al. da equiparare ad emittenti TV. Ceeeerto, come no!).
Leggere Bill Gates che fa la cazziata a Silvio Berlusconi (vedi QUI o la traduzione in italiano QUI) mi fa un po'l'effetto dei mostri di cui sopra.
Da soli, mi terrorizzano.
A litigare, sembrano i pupazzoni di gomma.
Alien Vs Predator.
Freddy Vs Jason.
Godzilla Vs Biollante.
Ridiamoci su.
Comic Artist wanted - 8 pages, 30$ per page.
Bluejaye,
collaborazioni,
Emanuela Lupacchino,
Estero,
fumetto,
in English,
Michela Da Sacco
|
Pubblicato il
3.2.10
(Se non leggete l'inglese, siete già inadatti, sorry)
Looking for ONE artist to do an 8-page job.
Requirements:
BEWARE: if you don't have some comic pages done to show us, you'll be required to do one. But I think that, if you're able to do all of the above, you'll have some DOZENS to show! ^_-
NOT a requirement:
Is that too much? I don't think so, I know there's A LOT of good people out there!. ^_-
The artist will have his/her work printed on the very first Bluejaye issue, and will recieve 30 US$ per page when the job's done: if PayPal is ok for you, then we don't care where you live. U.S.A. and European Union citizens will probably have no problems even without PayPal, we'll figure a way).
Characters are by Gabe Dill
Script will be by Mattia Bulgarelli (that's me!)
Gabe & Mattia will be the ONLY ones to tell who the chosen artist will be.
Check out these artist's pages, too!
This is going to be a project you'll be proud to show around.
Pages 1-8 will be by Antonio Garcia
Pages 17-24 will be by Emanuela Lupacchino
Colors by Francesca Zambon
Cover by Michela Da Sacco
If you want to apply, contact me at korinduval (AT) yahoo (DOT) com!
Looking for ONE artist to do an 8-page job.
Requirements:
- Able to read and write English.
- Has a quite realistic/U.S. superheroes style. No cartoons or manga styles for this project. Maybe next time. ^_-
- Able to draw athletic men with good anathomy.
- Able to draw nice and beautiful girls (not oversexualized dolls).
- Able to read a script and compose a full page of sequential art.
- Able to prepare the final page in hi-res format with clear linearts and closed areas, ready for easier coloring job.
- Able to write good, clear e-mails and to answer at least in 2 days when urgent stuff comes up.
- Able to show us via e-mail the work in progress at different stages: layouts, pencils, inks...
- ...and able to withstand costructive criticism and make corrections when required at any stage.
BEWARE: if you don't have some comic pages done to show us, you'll be required to do one. But I think that, if you're able to do all of the above, you'll have some DOZENS to show! ^_-
NOT a requirement:
- photorealism (we want art, not photos with your art over it)
- coloring
Is that too much? I don't think so, I know there's A LOT of good people out there!. ^_-
The artist will have his/her work printed on the very first Bluejaye issue, and will recieve 30 US$ per page when the job's done: if PayPal is ok for you, then we don't care where you live. U.S.A. and European Union citizens will probably have no problems even without PayPal, we'll figure a way).
Characters are by Gabe Dill
Script will be by Mattia Bulgarelli (that's me!)
Gabe & Mattia will be the ONLY ones to tell who the chosen artist will be.
Check out these artist's pages, too!
This is going to be a project you'll be proud to show around.
Pages 1-8 will be by Antonio Garcia
Pages 17-24 will be by Emanuela Lupacchino
Colors by Francesca Zambon
Cover by Michela Da Sacco
If you want to apply, contact me at korinduval (AT) yahoo (DOT) com!
Basato su una storia... No, aspetta...
Io sono cascato dalla sedia (dal ridere) al leggere "basato su studi documentati".
Reparto Marketing (RM): Allora, cosa scriviamo in copertina? "Basato su una storia vera"?
Sceneggiatore (S): Eh, no, non sappiamo se è vero o no!
RM: Vediamo... "Basato su racconti veri"?
S: Sì, vabbè, già un film è un racconto... Che diciamo, che gli raccontiamo una storia basata su una storia? Già lo sanno!
RM: Che cavolo... Ti sei documentato?
S: Sì, certo, ho fatto degli studi, raccolto dei racconti... Ho anche dei filmati di una tizia che ci racconta la storia!
RM: PERFETTO! "Basato su studi documentati". Hai fatto degli studi, hai dei documenti... suona molto scientifico! Farà incazzare il CICAP, ma chissenefrega!
(si danno il cinque e la locandina del film è finita)
E, per la cronaca, la locandina americana è uguale o anche peggio: "Based On Actual Case Studies", cioè "basato su Case Studies reali". Però i "Case Studies" sono "studi su casi", ma ovviamente non ci dicono a che conclusioni sono arrivati, 'sti studi (magari l'ultima riga è "so' tutte fregnacce".
La frase inglese è (volutamente, è marketing!) ambigua, e suona come se il senso fosse "basata su studi su casi reali".
Altra benzina sul fuoco che mi cova dentro... DEVO fare un articolo di PAULemica/definizione su "cos'è la scienza spiegata ad un bimbo di 10 anni" da linkare Ad Nausem ogni volta che salta fuori una pseudoscienza. >_<
Vedete, bambini, a che serve la scienza? PEr l'ennesima volta: a non farsi spillare soldi.
[ITA-ENG] Fumetto "moderno" - "Modern" comic
[ENGLISH VERSION BELOW THE ITALIAN VERSION!]
Primo articolo bilingue!
Non saranno tutti così, ma ci sarà l'apposita etichetta per "filtrarli", se non leggete l'italiano.
Prendo spunto da questa immagine fatta da Joe Jusko (http://www.joejusko.com/ - http://joejusko.deviantart.com/ ) perché si adatta alla perfezione ad un articolo che volevo scrivere da un po' di giorni.
Allora... Negli anni che furono, il modo di intendere il fumetto era, beh, diverso.
Più ingenuo, certo. Nel 2010 la sospensione dell'incredulità di un lettore è decisamente più bassa, vuoi per l'età più alta, vuoi per l'istruzione, l'alfabetizzazione media, vuoi per l'accesso a fonti audio-video molto più facile.
Che fa, quindi, il bravissimo Joe, qui?
Riesce a modernizzare una copertina senza cambiare una singola virgola dei soggetti rappresentati.
Un buon disegnatore non è, e ripeto: NON È, quello che ti riempie la pagina di dettagli, e non è, NON È quello che sa fare le cose con fotorealismo assoluto.
Il buon disegnatore è quello che ti TIRA FUORI le faccende importanti dalla pagina.
Il carrarmato è tecnicamente corretto, cosa che al lettore del 1940 circa non importava, ma a noi sì. I cingoli si spezzano e altre parti si rompono.
Nella copertina originale il cannone della torretta è ridicolmente corto e puntato in basso per suggerire la minaccia. Ma il lettore moderno non ci sta, non è credibile, "lo so bene com'è fatto un carrarmato!"
L'anatomia è potente, statuaria... ma corretta. L'espressione comunica una chiara intenzione.
La cintura del costume ha spessore, e il mantello è di stoffa che segue il movimento.
L'aggiunta dei reticolati sullo sfondo, infine, aggiunge un contesto.
Un buon criterio per distinguere se un disegnatore in erba diventerà bravo oppure no è vedere se ha le IDEE, se mette i DETTAGLI.
La correttezza formale, il mecha design, le anatomie, la composizione, le prospettive... Tutta roba che si aggiusta col tempo e con la pratica.
Ma se non hai bene in chiaro l'idea, caro disegnatore, puoi anche essere fotorealistico o disegnare in modo IDENTICO a quello di un grande autore, ma per me sei sostituibile con una macchina fotografica o una fotocopiatrice.
Io, intanto, continuerò a preferire i disegni di quell'anonimo bambino di 10 anni, che, disegnando una Via Crucis, non ha tirato le prospettive, ma s'è ricordato le due cose più importanti: il dolore sul volto di Gesù e lo sforzo dell'uomo che batteva il chiodo nel Suo polso.
Le tecniche sono il MEZZO per comunicare il messaggio con maggiore efficacia: tu ce l'hai un messaggio?
[ENGLISH VERSION STARTS HERE!]
My first bilingual article!
I will not write my blog fully bilingual, but there's the tag "in English" to filter the articles you can read even if you don't read Italian!
I start from this image by Joe Jusko (http://www.joejusko.com/ - http://joejusko.deviantart.com/ ) because it fits perfectly to some ideas I wanted to do an article about since a few days.
So... In the Time That Was, the way you meant comics was, duh, different.
More naïve, of course. In 2010 the reader's suspension of disbelief is definitely less, 'cause of older age, more education, average alphabetization, and easier access to audio and video content.
So, what does the skilled Joe, here?
He's been able to make "modern" a cover without changing a single part of the sujects meant.
A good artist is not, repeat: NOT, the one who fills the page with details, and is not, IS NOT, the one who is 100% photorealistic.
The good artist is the one who PULLS OUT the relevant stuff from the page.
The tank is technically correct, a detail the 40s' reader couldn't care any less, but we do. Threads and other parts break up.
In the original cover the turret's cannon is laughably too short and pointing too low, in order to convey the menace. But the modern reader doesn't play this game, it's not believable, "I know what a tank looks like!"
The anathomy is powerful, statuary... yet correct. The face conveys a clear intention.
The costume's belt has a depth, the cape is made of fabric and follows the movement.
Adding the barbed wire fences in the background adds to the context.
A good method to see if an inexperienced artist will be good or not in the future is to look for the IDEAS, if he thinks about the DETAILS.
Formal correctness, mecha design, anathomy, composition, perspectives... All that stuff will be fixed with time and practice.
But if you have no ideas, dear artist, you can be photorealistic or able to draw EXACTLY like a famous artist, but for me you could be swapped for a camera or a copying machine.
In the meantime, I'll prefer for sure the art from that 10 years old boy (dunno his name) who, when drawing a Via Crucis, didn't get the perspective, but remembered the two most important things: the pain on Jesus's face and the labor of the man hammering the nail into His wrist.
Techniques are the MEAN through which you carry a message with more power.
Do you have one to carry?
Primo articolo bilingue!
Non saranno tutti così, ma ci sarà l'apposita etichetta per "filtrarli", se non leggete l'italiano.
Prendo spunto da questa immagine fatta da Joe Jusko (http://www.joejusko.com/ - http://joejusko.deviantart.com/ ) perché si adatta alla perfezione ad un articolo che volevo scrivere da un po' di giorni.
Allora... Negli anni che furono, il modo di intendere il fumetto era, beh, diverso.
Più ingenuo, certo. Nel 2010 la sospensione dell'incredulità di un lettore è decisamente più bassa, vuoi per l'età più alta, vuoi per l'istruzione, l'alfabetizzazione media, vuoi per l'accesso a fonti audio-video molto più facile.
Che fa, quindi, il bravissimo Joe, qui?
Riesce a modernizzare una copertina senza cambiare una singola virgola dei soggetti rappresentati.
Un buon disegnatore non è, e ripeto: NON È, quello che ti riempie la pagina di dettagli, e non è, NON È quello che sa fare le cose con fotorealismo assoluto.
Il buon disegnatore è quello che ti TIRA FUORI le faccende importanti dalla pagina.
Il carrarmato è tecnicamente corretto, cosa che al lettore del 1940 circa non importava, ma a noi sì. I cingoli si spezzano e altre parti si rompono.
Nella copertina originale il cannone della torretta è ridicolmente corto e puntato in basso per suggerire la minaccia. Ma il lettore moderno non ci sta, non è credibile, "lo so bene com'è fatto un carrarmato!"
L'anatomia è potente, statuaria... ma corretta. L'espressione comunica una chiara intenzione.
La cintura del costume ha spessore, e il mantello è di stoffa che segue il movimento.
L'aggiunta dei reticolati sullo sfondo, infine, aggiunge un contesto.
Un buon criterio per distinguere se un disegnatore in erba diventerà bravo oppure no è vedere se ha le IDEE, se mette i DETTAGLI.
La correttezza formale, il mecha design, le anatomie, la composizione, le prospettive... Tutta roba che si aggiusta col tempo e con la pratica.
Ma se non hai bene in chiaro l'idea, caro disegnatore, puoi anche essere fotorealistico o disegnare in modo IDENTICO a quello di un grande autore, ma per me sei sostituibile con una macchina fotografica o una fotocopiatrice.
Io, intanto, continuerò a preferire i disegni di quell'anonimo bambino di 10 anni, che, disegnando una Via Crucis, non ha tirato le prospettive, ma s'è ricordato le due cose più importanti: il dolore sul volto di Gesù e lo sforzo dell'uomo che batteva il chiodo nel Suo polso.
Le tecniche sono il MEZZO per comunicare il messaggio con maggiore efficacia: tu ce l'hai un messaggio?
[ENGLISH VERSION STARTS HERE!]
My first bilingual article!
I will not write my blog fully bilingual, but there's the tag "in English" to filter the articles you can read even if you don't read Italian!
I start from this image by Joe Jusko (http://www.joejusko.com/ - http://joejusko.deviantart.com/ ) because it fits perfectly to some ideas I wanted to do an article about since a few days.
So... In the Time That Was, the way you meant comics was, duh, different.
More naïve, of course. In 2010 the reader's suspension of disbelief is definitely less, 'cause of older age, more education, average alphabetization, and easier access to audio and video content.
So, what does the skilled Joe, here?
He's been able to make "modern" a cover without changing a single part of the sujects meant.
A good artist is not, repeat: NOT, the one who fills the page with details, and is not, IS NOT, the one who is 100% photorealistic.
The good artist is the one who PULLS OUT the relevant stuff from the page.
The tank is technically correct, a detail the 40s' reader couldn't care any less, but we do. Threads and other parts break up.
In the original cover the turret's cannon is laughably too short and pointing too low, in order to convey the menace. But the modern reader doesn't play this game, it's not believable, "I know what a tank looks like!"
The anathomy is powerful, statuary... yet correct. The face conveys a clear intention.
The costume's belt has a depth, the cape is made of fabric and follows the movement.
Adding the barbed wire fences in the background adds to the context.
A good method to see if an inexperienced artist will be good or not in the future is to look for the IDEAS, if he thinks about the DETAILS.
Formal correctness, mecha design, anathomy, composition, perspectives... All that stuff will be fixed with time and practice.
But if you have no ideas, dear artist, you can be photorealistic or able to draw EXACTLY like a famous artist, but for me you could be swapped for a camera or a copying machine.
In the meantime, I'll prefer for sure the art from that 10 years old boy (dunno his name) who, when drawing a Via Crucis, didn't get the perspective, but remembered the two most important things: the pain on Jesus's face and the labor of the man hammering the nail into His wrist.
Techniques are the MEAN through which you carry a message with more power.
Do you have one to carry?
Thumos - Speciale 1 - Pagina 3
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