"A cos'è che giochi, te?"


Metà di voi già sa che ho le mani in pasta nell'ambiente "ludico", in particolare nei giochi di narrazione, d'interpretazione e simili.

Ho un po' paura ad usare il termine "giochi di ruolo" perché purtroppo è un modo di dire che ha assunto molte connotazioni anche molto diverse tra di loro, e alcune decisamente nefaste e fuorvianti.

Per rispondere alla domanda "a cos'è che giochi?" con un esempio pratico, nasce questo piccolo vademecum di John Harper che ho tradotto (e che Michela ha illustrato, perciò scaricatevelo anche solo per l'illustrazione esclusiva ^_- ).

In una paginetta soltanto, insegna un metodo facile-facile per spiegare in 5 minuti come funziona un gioco del genere.



Il problema di dare una risposta semplice a questa domanda è che c'è una mostruosa varietà ed eterogeneità di giochi (e per fortuna! ^_- ), ognuno su princìpi diversi, anche opposti.

Ci sono giochi che assegnano ai giocatori compiti e diritti diversi, altri sono più simmetrici.
Ci sono giochi che si giocano al tavolo, raccontati, altri recitati in prima persona (e magari in costume) e altri ancora giocabili via chat, forum, sms, e-mail, ecc.
Ci sono giochi che promuovono il divertimento dato dalla sfida e altri in cui ci si diverte in collaborazione nella creazione di una storia e nel "viverla".
Ci sono giochi che usano quintali di dadi e schede del personaggio piene di dettagli espliciti e di opzioni tattiche, e altri molto più semplici e agili.
Ci sono giochi creati per fare partite molto brevi e autoconclusive, e altri per esperienze di gioco che si sviluppano in una serie di partite più o meno lunga, da poche ore a "fino a quando ci stufiamo".

Per esempio, Kazekami Kyoko (vedi qui, oppure scaricalo qui) è un mini-gioco fatto per essere giocato di persona o via Internet, per partite brevissime, con regole molto semplici.

Una scorsa al catalogo degli editori dei giochi più moderni e variegati disponibili ad oggi in Italia (e in Italiano) può dare un'idea ancora migliore:



Coyote Press (blog - sito)


Per capire quant'è vasta la varietà di giochi moderni, la manifestazione più frizzante che c'è, interamente dedicata a questi giochi, è



Ah, se abitate nel nord Italia, sta iniziando il periodo delle fiere, mandatemi una mail o un commento se volete provare, vi posso mandare "da uno bravo" (come suona male :P ).
Anche se siete giocatori "di vecchia data" potreste scoprire qualcosa di davvero rivoluzionario uscito negli ultimi mesi.

Per dare una definizione più tecnica (e noiosa, potete smettere di leggere qui per evitare il mal di testa... No? Ok, siete avvisati):

I "Role-playing games" (sperando che il nome inglese faccia scattare meno automatismi nefasti nei cervelli di voi lettori) sono tutti quei giochi in cui:
- viene creata una fiction condivisa tra i giocatori, in cui ci sono dei personaggi che vengono controllati, (da cui il "role", "ruolo");
- la fiction viene modificata (da cui "playing") tramite una serie di regole esplicite (che formano il gioco, "game");
- la fiction influenza le opzioni a disposizione dei giocatori.

Questa definizione è mia, non è universalmente accettata, ma funziona, fino a prova contraria.

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